Serie A falsata e… sensibile! Juventus-Inter emblema, Inter-Sassuolo prova
La Serie A vive un momento particolare e sicuramente unico nel suo genere: l’emergenza Coronavirus. L’emblema della cattiva gestione di quella che è un’emergenza nazionale, e che dunque riguarda anche lo sport, è rappresentato dalla ventiseiesima giornata di campionato. O per meglio dire dal caso Juventus-Inter
CATTIVA GESTIONE – La Serie A vive giorni turbolenti e sicuramente poco chiari. Dopo il rinvio di quattro partite della venticinquesima giornata di campionato, la stessa cosa è successa per la ventiseiesima con ben cinque sfide annullate, tra le quali Juventus-Inter. In mezzo ci mettiamo i decreti regionali sull’emergenza e quello emesso dal Presidente del Consiglio dei Ministri che sembrava aver portato alla conclusione di giocare a porte chiuse le partite nelle regioni a rischio (vedi articolo). Decisione confermata giovedì dal Prefetto di Torino (vedi articolo). Ieri il colpo di scena: Juventus-Inter e le altre quattro partite rinviate al 13 maggio (vedi articolo).
FURIA – Una decisione giunta all’ultimo momento, senza preavviso e che ha ovviamente scatenato la furia dell’Inter. Beppe Marotta, che fa da portavoce della società nerazzurra, parla di torneo falsato nei suoi equilibri (QUI le sue parole). Difficile, se non impossibile, dar torto all’amministratore delegato nerazzurro. L’epilogo dell’attuale stagione di Serie A è stato deciso ieri e solo da poche persone. Andrea Agnelli in primis. Il presidente bianconero, infatti, ha difeso i suoi interessi economici (e non solo) danneggiando chi adesso si ritroverà a dover affrontare un maggio da incubo con un virtuale distacco in classifica che di certo non aiuterà (vedi articolo). Ha ragione Gennaro Gattuso quando parla di valori differenti tra marzo e maggio. Una partita che rischia di avere un peso differente per le due squadre, anche e soprattutto dal punto di vista psicologico.
PRECEDENTE – Tornando alle parole di Marotta, un altro passaggio importante è quello su Inter-Sassuolo (vedi articolo). Con il rinvio di ieri, infatti, si è creato un precedente pesante. Precedente che la società nerazzurra farà valere in vista della prossima giornata di Serie A, quando a San Siro arriveranno i neroverdi. Marotta ha già chiaramente detto che le partite a porte chiuse «sono morte» e che un altro rinvio è impensabile. Dunque, con l’emergenza ancora attiva, o si gioca a porte aperte o rischia davvero di saltare tutto. Una Serie A falsata. O dovremmo dire… sensibile?