Kolarov nell’Inter non gioca più (da 2 mesi): il motivo può essere contrattuale
Kolarov non veste la maglia dell’Inter ormai da troppo tempo. Che fine ha fatto? Molti si stanno ponendo questa domanda, ma trovare una risposta non è semplice. La motivazione può non essere solo fisica o tattica
CHI L’HA VISTO? – In casa nerazzurra, tra i giocatori usciti fuori dai radar di Antonio Conte, ce n’è almeno uno di cui si è persa ogni traccia ma sotto silenzio. Si tratta di Aleksandar Kolarov, che non scende in campo dal 31 ottobre 2020 (Inter-Parma, ndr). Tra l’altro dopo aver trovato il primo e finora unico assist stagionale, per la rete di Ivan Perisic. Per il classe ’85 serbo saranno almeno due mesi di assenza dal rettangolo di gioco, una volta terminata la sosta natalizia. Nelle ultime dodici partite, sei panchine e sei forfait (tra Coronavirus e infortuni). E prima di questa lunga assenza, sei presenze su otto partite a disposizione. Sembra paradossale che Conte abbia rinunciato così al jolly serbo, voluto a tutti i costi in estate. Bisogna ricercare altrove i motivi, forse significativi.
ATTENTI AL CONTRATTO – Certo, dal punto di vista tattico è palese che Alessandro Bastoni da terzo di sinistra sia la primissima scelta. Ma a tal punto da non far giocare neanche una manciata di minuti a Kolarov? Anche perché tutto faceva presuppore l’utilizzo in un altro ruolo (vedi focus). E c’è una forma fisica da recuperare dopo lo stop forzato per Covid-19. Un vero mistero. Se non fosse per la situazione contrattuale del giocatore. Kolarov ha firmato un contratto annuale con opzione per il secondo anno, che diventa automatico al raggiungimento di un determinato numero di presenze. Un dettaglio che non è mai stato specificato. Per il momento è fermo a 6 e la stagione offrirà almeno altre 25 partite, forse anche 29 (arrivando in finale di Coppa Italia). Rinnovo automatico a 15? O 20? Chissà. Resta il fatto che questa lettura potrebbe essere quella più “logica”, oggi. Aspettando di rivedere Kolarov in campo, per fugare ogni dubbio sulla sua importanza nel progetto Inter di Conte.