Inter squadra da battere, sì. Ma è anche l’unica che può permettersi di perdere
L’Inter ha attirato a sé molti commenti negli ultimi giorni e non c’è da stupirsi di ciò. Conte se lo aspettava e ha lavorato in silenzio anche per questo. Ma piuttosto che evidenziare i propri meriti o i demeriti altrui, ora in Italia si aspetta la caduta del re
SQUADRA DA BATTERE – L’Inter di Antonio Conte ha creato un gap dopo 25 giornate di Serie A che nessuno si aspettava. O forse se lo si aspettava con un’altra squadra in vetta. Il +6 sul Milan secondo ma soprattutto il +10 sulla Juventus terza (ma con una partita da recuperare) hanno ribaltato ogni pronostico. Oggi sono tutti d’accordo sul fatto che «l’Inter è la squadra da battere». Vero. Siamo noi stessi a dirlo, ma prima di poterlo dire c’è stato un “percorso” con tanti step. Step in avanti firmati Conte. Ma anche step all’indietro che riguardano altri allenatori, altre squadre, altre società. L’Inter è in una situazione “favorevole” non perché è uscita dalla Champions League e dall’Europa League, come sostiene qualcuno. L’Inter è nella situazione che si è creata perché l’ha voluto fortemente, studiando ogni singola mossa e sfruttando i passi falsi altrui. Il fallimento internazionale resta ma nessuno si permette di far notare i fallimenti degli altri (in Italia e fuori).
POTER PERDERE – A 13 partite dalla fine, l’Inter è la squadra da battere ma anche l’unica che può permettersi di perdere. Perché se l’Inter dovesse perdere lunedì contro l’Atalanta – al momento terza a pari punti con la Juventus -, non sarebbe un fallimento e soprattutto non perderebbe la vetta da una giornata all’altra. Il +6 attuale non può essere riassunto banalmente in «solo l’Inter può perdere questo scudetto». Piuttosto «solo l’Inter è stata in grado di sfruttare i passi falsi delle altre, che sembrano già aver perso questo scudetto». Ieri Andrea Pirlo in conferenza stampa ha rilasciato una dichiarazione sulla lotta scudetto che non rispetta né il lavoro del collega Conte né l’obiettivo stagionale della sua Juventus (vedi articolo). Aspettare che sia l’Inter di Conte a sbagliare, ora, non farà migliorare la stagione delle inseguitrici. Perché l’Inter ora può (anche) permettersi di perdere, le altre non più. E guai a provare a giustificare ancora chi non è in vetta.