Inter, Praga ribaltata. Champions League: ora sarà primavera nerazzurra?
Notte da Champions League per l’Inter di Antonio Conte. I nerazzurri – grazie alla doppietta di Lautaro Martinez e il gol di Romelu Lukaku – hanno avuto la meglio dello Slavia Praga per 1 a 3
RIBALTATO – Millecentrocinquantaquattro giorni dopo l’Inter torna a Praga e ribalta tutto. Era il 29 settembre 2016 e i nerazzurri, allora guidati da Frank de Boer, capitolarono alla Generali Arena per 3 a 1 contro lo Sparta Praga. I tifosi videro una prestazione indegna piena di errori e frutto di mancata personalità, poca voglia di vincere e una stagione disgraziata. Dei 14 giocatori scesi in campo quel pomeriggio ieri ne erano presenti solo due: Samir Handanovic e Antonio Candreva. Gli altri due protagonisti Andrea Ranocchia e Danilo D’Ambrosio si sono accomodati in panchina. Simbolo di una rivoluzione vera e propria, ma soprattutto – con le prestazioni dei due reduci – del cambio di mentalità in questi anni, in particolare negli ultimi mesi.
SVOLTA – Sì, la mentalità vincente. Quella che Antonio Conte ha portato nella sua Inter. Passare dallo 0-2 all’1-1 in pochi minuti non è stato facile, ma i nerazzurri hanno dimostrato grandissima maturità e personalità non demordendo, gestendo senza affanni il finale di primo tempo e poi dominando una ripresa che sembrava stregata fino al gol in fuga di Romelu Lukaku. Quante volte si è visto invece una squadra sciogliersi alla prima difficoltà anche minore?
PARLA IL CAMPO – L’Inter di ieri è andata oltre questa difficoltà, ma soprattutto oltre gli infortuni di Nicolò Barella e Stefano Sensi: i colpi in mezzo di questa stagione. Senza dimenticare l’assenza di un uomo di esperienza come Kwadwo Asamoah. Conte per primo alla vigilia ha detto no agli alibi dichiarando: «Non dobbiamo pensare agli assenti, ma a chi c’è». Chi c’era ha risposto presente. Da Diego Godin, autore della miglior partita in nerazzurro, a Borja Valero che impiegato per la prima volta da titolare ha offerto la sua qualità ed esperienza per 60′ prima dell’inevitabile crollo fisico.
COMPLEMENTARI – Sulla coppia Lautaro Martinez-Lukaku invece è stato già detto di tutto: i due si completano, si cercano, si trovano e sono terribilmente letali. Nei tre gol nerazzurri (anche sul primo annullato al belga) c’è la firma dell’uno per l’altro. Dalle sportellate di Lukaku sul primo gol, al favoloso velo con movimento del Toro sul lancio che spiana la strada al belga per la corsa verso la gloria dell’1 a 2, senza dimenticare la Trivela per il gol al volo dell’argentino per il tris Inter.
PRIMAVERA NERAZZURRA? – Su queste basi l’Inter ha ribaltato Praga e costruito la propria rivincita. Da una crescita graduale terminata col doppio ritorno in Champions League avuta con Luciano Spalletti al definitivo salto di qualità con Conte in panchina. Ora, almeno in Europa, servirà l’ultimo step. Lo scorso anno i nerazzurri scivolarono all’ultimo gradino. Quest’anno di fronte ci sarà un Barcellona già matematicamente primo, ma che rimane pur sempre una delle squadre più forti al mondo. Allora servirà l’urlo degli 80mila di San Siro per spingere l’Inter a un traguardo che manca dalla stagione 2011/2012 e da quel maledetto ottavo contro il Marsiglia. Vincere contro il Barcellona, questo dovranno fare i ragazzi di Conte il 10 dicembre, solo così sarà verà primavera nerazzurra.
