Inter, cercasi chiarezza sul progetto. Nel 2023 stop alle contraddizioni!
L’Inter è in un momento difficile dal punto di vista societario, nonostante i proclami di Steven Zhang. Nel 2023 servirà maggior chiarezza sul futuro, anche solo a breve termine.
LETTURA FORZATA – Il 2022 dell’Inter è durato più dei canonici dodici mesi. Potremmo infatti dire che è iniziato a giugno 2021. Pochi giorni dopo la vittoria dello Scudetto. Gli addii in rapida successione di Antonio Conte, Achraf Hakimi e Romelu Lukaku hanno infatti costretto i tifosi nerazzurri non solo a cambiare pagina. Ma a chiudere proprio il libro delle favole, per aprire un “mattone” sconosciuto. Un libro pesantissimo, di cui si anela arrivi presto la fine, ma la cui durata non è affatto quantificabile. Ed è questa la sensazione che provano moltissimi tifosi dell’Inter, da diciotto mesi a questa parte. Quando finirà quest’agonia, che ha impedito persino di godersi a pieno la vittoria dello Scudetto 2020/21? Quali sono le reali intenzioni di Suning e della famiglia Zhang?
Inter, quante contraddizioni tra il dire e il fare
AMBIZIONI CONTRASTANTI – Sì perché nelle parole Steven Zhang non abbassa di un centimetro le ambizioni di grandeur. I tre trofei delle ultime due stagioni non sono sufficienti, per il presidente dell’Inter (qui le sue parole). E anzi ogni occasione è buona per rilanciare. Quasi a voler mettere a tacere le voci di una probabile cessione della società da parte di Suning, che a più riprese affollano le notizie del mondo del calcio. Zhang non parla mai esplicitamente di voler vendere l’Inter. Ma al tempo stesso i problemi finanziari sono noti, nonostante il bilancio in continuo miglioramento. E l’approccio della società sul mercato aggiunge ulteriore contrasto tra parole e fatti. Come ha dimostrato lo stesso presidente, grazie ad una battuta non felicissima alla festa di Natale del club nerazzurro.
VOLONTÀ SOFFOCATE – Come affermano Zhang e Beppe Marotta a più riprese, l’Inter ha l’obbligo di essere competitiva ai massimi livelli. Per questioni di blasone, ma anche di fredda economia. I risultati sportivi portano prestigio e al tempo stesso ricavi nelle casse del club. Ma per rimanere competitivi è necessario muoversi perfettamente sul mercato. Un mercato in cui è già difficilissimo muoversi a causa della superiore ricchezza di altri club (e campionati). E dove, a maggior ragione, un club come l’Inter non può permettersi di sbagliare. In primis sul fronte interno: la gestione del rinnovo di Milan Skriniar non diventerà certo un caso di studio (eufemismo), nemmeno se dovesse concludersi positivamente (come tutti i tifosi sperano). Né su quello esterno. Una società con le difficoltà di spesa dell’Inter non può permettersi un acquisto come quello di Joaquin Correa. Né di rischiare di perdere mezza squadra a parametro zero tra 6 mesi. Al tempo stesso, le ambizioni di Zhang cozzano decisamente con le difficoltà che l’Inter sta mostrando nella trattativa per Marcus Thuram. Motivo per cui il 2023 dev’essere un anno di svolta per la società. In un senso, innanzitutto.
Inter, cosa aspettarsi dal 2023?
OBIETTIVI CHIARI – Nessuno qui invoca la cessione dell’Inter da parte della famiglia Zhang. Quello che i tifosi chiedono e, possiamo dire, meritano è chiarezza. Pensieri, parole e azioni devono andare nella stessa direzione. Per rimanere ai massimi livelli competitivi è necessaria una programmazione seria e strutturata. Situazioni contrattuali gestite come quella di Skriniar (o anche di Perisic, per tornare al passato più recente) dimostrano scarsa lungimiranza da parte della dirigenza. Oltre che confermare le evidenti difficoltà economiche in cui Marotta e colleghi sono costretti a muoversi. Se l’Inter deve puntare alla sostenibilità finanziaria, vada per l’autofinanziamento e per la riduzione del monte ingaggi. Purché non emergano voci di mercato su giocatori ultratrentenni, o su rinnovi di giocatori quasi non più utili alla causa. Il progetto Inter va corretto nel brevissimo termine. Ma il disegno dei prossimi 3-5 anni va definito e non (più) solo tratteggiato a matita.
Natale con Zhang all’Inter: i 5 euro per il mercato non si sono moltiplicati ancora