Inter, campagna ‘Not for Everyone’: problema tempistiche e tifosi scontenti
Sta prendendo sempre più piede sui social network la campagna pubblicitaria dell’Inter intitolata ‘Not for Everyone’. Tra i tifosi, però, serpeggia il malcontento: sbagliate le tempistiche della comunicazione?
CAMPAGNA CRITICATA – Piovono le critiche sui social network per la campagna pubblicitaria ‘Not for Everyone‘ lanciata dall’Inter: sotto a ogni post pubblicato in questo senso dalla società, infatti, si può notare l’estremo malcontento dei tifosi nerazzurri. Il motivo è facile da capire: in pieno calciomercato, con la squadra ancora abbondantemente da costruire – specialmente in attacco – gli annunci attesi sono ben altri. Ecco perché il problema (se così si può chiamare) non è la campagna in sé, utile anzi in quel percorso di miglioramento del brand pianificato, ma sono le tempistiche. Lanciare un messaggio che agli occhi del tifoso può sembrare inutile, in un momento di malcontento nei confronti della proprietà, non solo espone la stessa alle critiche, ma rischia anche di non ottenere l’effetto sperato.
TEMPISTICHE – Al contrario, se la campagna di marketing fosse stata fatta o a fine mercato, o dopo l’annuncio di un grande colpo atteso (Romelu Lukaku), a quel punto ecco che non solo sarebbe stata apprezzata, ma avrebbe anche ottenuto l’effetto sperato. Certo, il mercato è ancora ben lontano dal termine e i colpi promessi possono ancora arrivare. Perché le campagne pubblicitarie possono essere utili al rafforzamento del brand, ma ciò che conta più di tutto sono i risultati sul campo, quei trofei che mancano da tanto (troppo) tempo e che sono il tassello fondamentale per aumentare il valore del club e il numero dei tifosi in tutto il Mondo. Quel tassello fondamentale che può veramente far dire che l’Inter non è per tutti.