Inter, a Bologna una vittoria che vale 5 punti: ora si va a -19, con occasione
Bologna-Inter di ieri sera ha permesso di allungare ulteriormente sulle avversarie (vedi classifica). Gli inciampi di Juventus e Milan permettono di abbassare ancora la quota per vincere il campionato, con un’occasione da sfruttare mercoledì.
SI SCENDE! – Alla sosta (vedi articolo) l’Inter arrivava con ventiquattro punti per vincere la Serie A. Ora, dopo solo una partita, questa quota è scesa a diciannove. I tre punti di ieri a Bologna in realtà per l’Inter valgono cinque, grazie ai pareggi di Juventus e Milan. Sì, perché adesso il massimo possibile che il Milan secondo può raggiungere è 87 punti, con nove partite da giocare. L’Atalanta può arrivare a 85, la Juventus e il Napoli a 86. Ma entrambe si sfideranno mercoledì, quindi solo una può farcela. Questo perché, giusto sottolinearlo, tutti questi numeri “valgono” nel caso in cui le rivali dirette le vincano tutte.
QUOTA ABBASSATA – Con lo scontro diretto favorevole sui rossoneri alla squadra di Antonio Conte, dopo Bologna-Inter, serve toccare quella quota 87, dalla 68 di ora, per non dover nemmeno guardare le avversarie. Ossia quello che ha chiesto più volte il tecnico, che pretende (giustamente) fatti e non parole. Servono diciannove punti, ce ne sono trenta a disposizione: non è fatta, e bisogna mantenere tutte le doverose scaramanzie e precauzioni, ma il sabato di Serie A ieri ha portato un buon guadagno. Da dover sfruttare subito fra tre giorni.
SUBITO IN CAMPO – A Bologna l’Inter è tornata a giocare dopo venti giorni di stop. Ora ne bastano soltanto tre: mercoledì alle 18.45 il recupero col Sassuolo. Ossia una chance per staccare ulteriormente il Milan, ora a -8 con una partita in più. Proseguire di nuovo sulla falsariga di tutto il girone di ritorno (fin qui percorso netto) avvicinerebbe ancora di più l’obiettivo. E darebbe anche maggior valore a quanto fatto ieri al Dall’Ara, come detto da Conte (vedi articolo). Il traguardo è ancora lontano, ogni vittoria lo avvicina e idem ogni passo falso altrui. Da mercoledì si riprende, consapevoli che oltre al distacco l’Inter deve guardare anche quanto manca per dover pensare agli altri.