Editoriali

Inter-Barcellona, 10 anni dopo: ultima impresa a San Siro, stesso sogno

Chi ha vissuto Inter-Barcellona nel 2010 sa quali erano le sensazioni ieri e quali sono oggi. A distanza di dieci anni la storia (nerazzurra) non è destinata a ripetersi, ma qualche punto in comune lo si riesce a trovare. Perché probabilmente solo una cosa non è cambiata da quell’ultima storica impresa sportiva a San Siro

10 ANNI FA – “Un sogno, non un’ossessione”. La lunga rincorsa dell’Inter alla UEFA Champions League 2009/10 inizia così. E sappiamo tutti com’è finita. Sappiamo tutti dov’è finita. E soprattutto quando è finita. Il 22 maggio 2010 a Madrid, battendo per 2-0 il Bayern Monaco. Non è oggi il decimo anniversario da quella impresa sportiva, ma la data odierna non è meno importante. Il 20 aprile dello stesso anno, a Milano, l’Inter di José Mourinho si rendeva protagonista di una prestazione altrettanto eroica. Probabilmente anche di più, trofeo a parte. Il 3-1 inflitto al Barcellona del neo ex Zlatan Ibrahimovic è il biglietto da visita per la finalissima, in attesa del ritorno al Camp Nou (altro capolavoro). Eppure la stella blaugrana era un’altra, mica lo svedese con il numero 9. L’Inter sognava di vincere la Champions e allo stesso tempo temeva di perderla sotto i colpi di Lionel Messi, il numero 10 per eccellenza. Sul tabellino di Inter-Barcellona a San Siro non c’è mai stato il nome di Messi. Né il 20 aprile 2010 né in altre occasioni. Altra impresa storica.

10 ANNI DOPO – A distanza di dieci anni non è cambiato poco. È cambiato tutto. Quella di dieci anni fa resta l’ultima grande impresa dell’Inter a San Siro, perché da lì a poco alzerà solo quattro trofei. Due a Roma (Coppa Italia 2009/10 e 2010/11), uno a Siena (Scudetto 2009/10) e – appunto – uno a Madrid (Champions League 2009/10). Le singole vittorie casalinghe che hanno portato tre punti qua e là non possono essere considerate imprese, semmai normale amministrazione nel corso di una stagione. Già il fatto che l’Inter abbia abbandonato le ultime due edizioni della Champions nella fase a gironi proprio per mano del Barcellona riassume il tutto. Quel Barcellona che oggi sta cercando con tutte le forze (ma senza i 111 milioni di euro necessari…) di strappare all’Inter il suo numero 10 argentino, Lautaro Martinez. Difendersi da questo attacco è un’altra impresa, più economica che sportiva. Del resto, l’avversario è sempre lo stesso: Messi. Che è anche il sogno (irrealizzabile?) di mercato dell’Inter. Ma per l’Inter resta un sogno, non un’ossessione. L’ossessione è degli altri, che speculano con fake news di mercato in entrata e uscita.

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