Editoriali

Icardi come Vieri, ma lo stesso finale fa “paura”. Per il nuovo ciclo dell’Inter

Icardi come Vieri, da anni i paragoni si sprecano. Dalle caratteristiche tecnico-tattiche alle statistiche, oggi abbiamo tutto: il quadro è completo, serve solo l’ultima mossa dell’Inter. Si aprirà un nuovo ciclo senza bomber a distanza di tre lustri?

VIERI (FERMO) A 123 – L’ultimo gol di Christian Vieri con la maglia dell’Inter è datato 18 maggio 2005, quando a Milano contro il Cagliari tra il 26′ e il 57′ fece addirittura una doppietta, decisiva per portare la squadra di Roberto Mancini in finale di Coppa Italia (poi vinta contro la Roma) e aprire un ciclo con il primo trofeo stagionale dopo sette anni dall’ultimo (Coppa UEFA 1998). In quell’occasione Vieri segnò il gol numero 122 e successivamente 123, l’ultimissimo con la maglia dell’Inter prima di passare a parametro zero al Milan. Il resto della storia del Vieri-calciatore si sa… E anche quella dell’Inter, che sulla prima Coppa Italia vinta con Mancini ha costruito i suoi ultimi successi con José Mourinho e non solo.

ICARDI A 123 (E OLTRE?) – Dall’ultimo trofeo dell’Inter (Coppa Italia 2011) firmato Leonardo sono passati otto anni, che diventeranno nove non potendo vincere nulla almeno fino al 2020. Un periodo storico inaccettabile che merita un’inversione di marcia. L’ultimo gol di Mauro Icardi contro il Genoa può essere simbolico: grazie al rigore segnato a Genova, Icardi raggiunge Vieri a quota 123 gol nella classifica dei marcatori dell’Inter in tutte le competizioni. Il tutto in una giornata favorevole per provare a blindare la qualificazione alla prossima Champions League, requisito minimo per il nuovo ciclo. Restano altre otto partite al finale della stagione e Icardi avrà sicuramente modo di superare Vieri, poi verrà definito il suo futuro.

NUOVO CICLO INTER – E qui arriva la parte più o meno romantica della storia. In estate l’Inter potrebbe decidere di aprire un nuovo ciclo (si spera vincente…) rinunciando al suo capocannoniere, proprio come fatto con Vieri quattordici anni fa. E quasi sicuramente rinunciando (anche) a Luciano Spalletti, bravo a creare le basi per una nuova Inter più disciplinata dopo anni di caos, sebbene nell’ultimo periodo pare vada di moda raccontare il contrario. Mancini creò le basi per Mourinho, Spalletti per chi? In attesa di capire se Icardi ci sarà o meno, l’esempio di Vieri è lampante: ci può essere un’Inter senza capocannoniere, meglio ancora se vincente.

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