Giù le mani dall’Inter, e dal calcio intero. È ora di dire basta!
Giù le mani dall’Inter: un appello che potrebbe estendersi facilmente a tutto il calcio. È arrivato il momento di dire basta!
POPOLO – Giù le mani dall’Inter, giù le mani dalla passione, dal vero tifo, dalla fede calcistica, giù le mani dalla domenica allo stadio, giù le mani dai TIFOSI (quelli VERI), giù le mani! Premessa: questo è un editoriale di sfogo scritto in questa sede per ovvie ragioni, ma che può tranquillamente espandersi e allargarsi a tutto il calcio, nonché allo sport in generale. Un appello contro coloro che, nascondendosi dietro una maschera ipocrita, ignorano ogni norma e convenzione, rovinando quella che dovrebbe essere una festa collettiva, una festa del popolo. Popolo, sì: questo è uno dei termini emersi dalle intercettazioni della Procura di Milano nell’inchiesta sugli ultras di Inter e Milan: “Nessuno lavora per il popolo! È una facciata, non ce ne fotte un c***o della campagna acquisti, io voglio arrivare a un obiettivo, voglio 40 abbonamenti“. Parole e frasi, che nulla hanno a che vedere con il tifoso: perché pronunciate e riferite da un criminale.
Finti tifosi dell’Inter e veri delinquenti!
DELINQUENZA – Perché è di questo che si tratta: criminali, malavitosi, delinquenti. Lunedì la Guardia di Finanza ne ha arrestati 19, tra falsi tifosi interisti e milanisti. Questi individui si spacciano per tifosi, ma in realtà sono solo delinquenti che agiscono senza remore, cercando di guadagnare e delinquere alla luce del sole, influenzando società e tesserati. Dalle telefonate intimidatorie a Simone Inzaghi, fino ai faccia a faccia con Milan Skriniar e Davide Calabria. Non sono tifosi, ma solo veri delinquenti, interessati non al calcio ma a usarlo come strumento per i loro scopi criminali: dal bagarinaggio allo spaccio di droga, fino al merchandising illegale.
TIFOSI – E a subire le conseguenze di tutto questo sono i tifosi, quelli VERI. Quelli che vivono la propria squadra con una passione e una fede tangibile, cristallina. Quelli che percorrono chilometri (come dice uno dei cori dedicati all’Inter) solo per vedere, esultare e soffrire insieme alla propria squadra. Quei tifosi che vanno allo stadio per vivere una festa, non per cercare scontri (come è successo nel derby Genoa-Sampdoria). Insomma, giù le mani dai VERI tifosi. Giù le mani dal calcio.