Conte, la stagione dell’Inter in 3 giorni: Serie A e Champions League in 19 punti
Conte si prepara ad affrontare la ripresa post-sosta con un obiettivo chiarissimo nelle due competizioni da affrontare. L’Inter è chiamata agli straordinari tra Serie A e Champions League, il calendario e la rosa non facilitano di certo le cose. Eppure la mezza impresa da compiere step by step non va vista come utopia né in Serie A né in Champions
SETTE PARTITE CLOU – Il calendario dell’Inter dopo la seconda sosta internazionale diventa fittissimo. Come per tutte le altre squadre europee impegnate su due fronti, ma con un tratto di atipicità. Dimenticatevi delle partite giocate in orari “tipici”. Anzi, dimenticate proprio le partite giocate di domenica. Sul menù Sassuolo, Borussia (due volte), Parma, Brescia, Bologna e Verona. Si inizia con il lunch match domenicale in casa del Sassuolo a Reggio Emilia. Dopo tre giorni in casa contro il Borussia Dortmund in Champions League. Altri tre giorni per l’anticipo pomeridiano casalingo contro il Parma in Serie A. Dopo tre giorni turno infrasettimanale in casa del Brescia. Altri tre… anzi no, quattro giorni ed è anticipo pomeridiano in casa del Bologna. Dopo tre giorni in casa del Borussia in Germania. E dopo altri quattro giorni anticipo pomeridiano contro l’Hellas Verona a San Siro. Poi la terza sosta stagione per gli impegni delle nazionali, prima di riprendere con la trasferta in casa del Torino e le ultime fatiche europee del 2019. Serve una mezza impresa.
OBIETTIVO BOTTINO PIENO – Tutto dal 20 ottobre al 9 novembre. Tutto in venti, ventuno giorni. Tutto in tre giorni, praticamente. La situazione che si presenta alla squadra di Antonio Conte è la seguente: seconda in campionato a un punto dalla capolista Juventus; terza in coppa a pari punti con lo Slavia Praga, quindi a tre punti dalla zona qualificazione. Inter a serio rischio “retrocessione” in Europa League, per intenderci. E allo stesso tempo non è da nascondere qual è l’obiettivo minimo per chiudere al meglio questo terzo mini-periodo stagionale: 15 punti (su 15) in Serie A e 4 punti (su 6) in Champions League. Senza girarci attorno. L’Inter di Conte potrà dirsi veramente soddisfatta solo chiudendo questo ciclo a quota 33 punti in Italia e 5 in Europa, proprio a pari punti con il Borussia. Sperando che il Barcellona faccia il suo prima e soprattutto dopo il doppio confronto. Sicuramente si potrebbero barattare volentieri due punti nazionali con altrettanti internazionali (vorrebbe dire qualificazione agli ottavi di finale quasi certa), ma Conte sa che non saranno ammessi passi falsi. Nemmeno mezzi. Bisogna riprendere il ritmo pre-Barcellona, in pratica.
PROBLEMI E SOLUZIONI – A complicare i piani dell’Inter ci stanno pensando le nazionali. Nei prossimi giorni Conte riaccoglierà ad Appiano Gentile tutti i convocati e dovrà fare i conti. Prima con gli acciacchi, poi con i viaggi internazionali che renderanno la prima partita del ciclo difficile per molti. Contro il Sassuolo c’è da attendersi un mini-turnover forzato per avere la miglior Inter possibile contro il Borussia, perché la prima sfida contro i tedeschi è praticamente il primo “dentro o fuori” stagionale. C’è da valutare il recupero di Stefano Sensi, che non va forzato per non creare ulteriori danni. Nei prossimi giorni anche Danilo D’Ambrosio e Alexis Sanchez sapranno l’entità del loro infortunio, difficile ipotizzarli in campo. Anche Diego Godin e Romelu Lukaku vanno centellinati dopo i fastidi dell’ultimo periodo. Con sette partite davanti ci sarà modo di far ruotare tutti e forse è arrivato davvero il momento di lanciare qualche “oggetto misterioso” della prima parte di stagione. Occhi rivolti soprattutto su Valentino Lazaro (vedi focus) e perché no, Borja Valero (vedi focus) ripescato dal nulla? A noi le ipotesi, a Conte i problemi da risolvere. L’Inter vuole e deve restare in corsa per tutto, il calendario non può essere ignorato e la rosa a disposizione neppure: per questo mini-obiettivo servono 19 punti su 21, almeno. E bisogna crederci.