Editoriali

Cari tifosi della Juventus: ah, come cambia il mondo! E l’Inter se ne va

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Tifosi della Juventus riemersi dopo il pareggio dell’Inter contro il Cagliari. I nerazzurri, infatti, non potranno superare il record dei 102 punti di Conte.

IL MONDO ALLA ROVESCIA − Gira il mondo gira, cambia il mondo cambia. Soprattutto quando si parla di calcio e di tifo. Nelle ultime ore sta rimbalzando tra i social tutto l’orgoglio dei tifosi della Juventus, che stanno riemergendo dopo il buio tombale degli ultimi due mesi e mezzo. Il tutto grazie ad un risultato dell’Inter. No, non per una sconfitta decisiva. Neanche per un risultato che ha compromesso la corsa allo scudetto dei nerazzurri, quello è vicinissimo, manca solo una partita (e che partita!). Ma per un pareggio contro il Cagliari, che impedirà all’Inter di superare il record di punti della Juventus scudettata di Antonio Conte della stagione 2013-14. Ebbene sì, i tifosi bianconeri, la cui squadra dista venti punti dalla capolista, festeggiano per un traguardo datato dieci anni fa. Proprio quei tifosi, che negli anni hanno urlato e inveito contro gli stessi tifosi nerazzurri, rei di sbandierare orgogliosamente ogni anno il vessillo del Triplete e del ‘Mai stai in B‘. Però una differenza c’è. Niente più lo slogan “Sui cadaveri dei leoni festeggiano i cani credendo di aver vinto. Ma i leoni rimangono leoni e i cani rimangono cani“, come diversi anni addietro quando i tifosi rivali decantavano le finali perse della Juventus in Europa, bensì il nuovo detto: “C’è chi legge la storia e chi la scrive“.

Come biasimarli?

DOMINIO − D’altronde come biasimarli. L‘Inter, quest’anno, ha sotterrato ogni speranza di sorpasso/rimonta da parte della Juventus. Passare dal -1 di febbraio al meno 20 di aprile è dura da digerire. Difficile contrastare il regno dell’Inter, che si avvia a vincere uno dei suoi scudetti più belli di sempre, nonché uno dei campionati più dominati e meritati della storia del calcio italiano. Così come complicato assistere per il terzo anno di fila al tracollo della propria squadra, il cui unico obiettivo rimasto è quella Coppa Italia, che fino allo scorso anno veniva ridotta ad un semplice porta ombrelli. Ma gira il mondo gira e cambia il mondo cambia.

Pubblicato da
Sandro Caramazza

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