Barella atteso dall’Inter più di un nuovo acquisto. Ma chi gli farà da alter ego?
Barella non è un calciatore comune e questo si è capito, ormai. Per l’Inter non lo è mai stato e non lo potrà mai essere, soprattutto ora. Il centrocampista italiano è atteso ad Appiano Gentile per iniziare a lavorare agli ordini di Inzaghi. Zero dubbi su questo. Qualche dubbio, invece, su chi potrà permettergli di rifiatare senza fare straordinari per i prossimi dieci mesi
CARTELLINO E STATUS – Aver vinto gli Europei con la maglia della Nazionale Italiana forse ha cambiato lo status internazionale del numero 18 azzurro. Non di certo quello del numero 23 nerazzurro, che è arrivato a Milano attraverso un investimento monstre. Spesso qualcuno se lo dimentica, ma l’Inter per Nicolò Barella ha (già) stanziato quasi 75 milioni. Tra prestito oneroso (12 milioni), obbligo di riscatto (25 milioni) e bonus variabili (12 milioni ma non tutti ancora maturati), la società nerazzurra ha valutato l’allora 22enne centrocampista del Cagliari quasi 50 milioni. Entro fine anno Barella sfonderà quota 40 milioni grazie alla 100esima presenza tra le fila dell’Inter. E chissà se i bonus continueranno a premiare la società rossoblù negli anni avvenire. Se lo augurano entrambi i club.
INGAGGIO E RINNOVO – A queste cifre vanno aggiunti i costi per l’ingaggio lordo pluriennale e garantito – per ora – fino al 30 giugno 2024. Un quinquennale da 2.5 milioni netti annui più bonus, praticamente circa 25 milioni lordi contati male. A breve, grazie al meritato rinnovo, Barella renderà queste cifre ancora più tonde, facendo spostare l’asticella dell’investimento nerazzurro dai 75 sopracitati al muro dei 100 milioni. Il classe ’97 sardo per l’Inter è sempre stato un top player su cui puntare davvero e l’ultimo biennio ha fatto capire a tutti perché. Le vacanze prolungate post-Euro 2020 privano l’Inter del suo centrocampista campione d’Europa ancora per un weekend, poi si inizierà a fare sul serio. Perché per i piani dell’Inter di Simone Inzaghi, ancora di più oggi, Barella è vitale. Fondamentale. Non c’è la stessa curiosità che c’è invece per i nuovi acquisti, ma l’attesa è identica. Anzi, superiore: Barella sposta gli equilibri e le ambizioni dell’Inter.
Tanti profili, ma un altro Barella (forse) esiste solo a Cagliari
IL BACKUP IDEALE – Così come Antonio Conte, anche Inzaghi ha intenzione di costruire il centrocampo dell’Inter sul 24enne di Cagliari. Uno stakanovista insostituibile. Ma in qualche modo è anche giusto pensare a un backup di Barella in mezzo al campo. Chi ha le caratteristiche migliori? Inutile dire che la prima scelta è senza dubbio Naithan Nandez (vedi aggiornamento), suo erede proprio sull’isola. Ed è paradossale, ma il predecessore/successore Radja Nainggolan – nelle condizioni ideali – sarebbe un piano B di tutto rispetto. Ipotesi comunque da scartare, perché Nandez e Nainggolan non aspettano altro che scambiarsi definitivamente le maglie. Ed è proprio il classe ’95 uruguayano il “prescelto” per fungere (anche) da vice-Barella. Sarà così?
GLI ALTRI CANDIDATI – Al momento, contro ogni pronostico, il miglior alter ego di Barella in rosa è Arturo Vidal, il cui futuro è appeso a un filo. Una versione ormai meno dinamica atleticamente ma razionalmente più matura rispetto a Barella. Il 34enne cileno in caso di permanenza a Milano potrebbe trovare una collocazione proprio nello svolgimento degli stessi compiti tattici. Diverso il discorso relativo a Matias Vecino che, pur giocando da mezzala destra, fa un lavoro completamente diverso da Barella. Idem Roberto Gagliardini, che completa il pacchetto mediano senza eccellere in un compito specifico. Uno dei due, se non entrambi, servirà per dare un’opzione diversa a Inzaghi dalla panchina. Quindi, salvo complicazioni di mercato, sarà Nandez l’alter ego di Barella… ma occhio a Vidal e compagnia, se il jolly uruguayano dovesse riciclarsi a tempo pieno da esterno a tutta fascia (vedi focus). Il “paracadute” in rosa c’è già…