Sala: “Milano non si ferma? Errore. Coronavirus, mezzi ridotti? Ora al 75%”
Sala, in collegamento negli studi di “Che tempo che fa” in onda su Rai2, ha parlato delle novità di giornata relative al Coronavirus. Il Sindaco di Milano ammette l’iniziale sottovalutazione del Coronavirus, ma parla anche della ricostruzione. Di seguito le sue dichiarazioni
ERRORE INIZIALE – Giuseppe Sala ricostruisce tappa per tappa l’espansione del Coronavirus: «Difficile rendersi conto della situazione Coronavirus, era impensabile? E’ una questione che mi pesa, molti hanno fatto riferimento all’hashtag “Milano non si ferma”, probabilmente sbagliato. Nessuno aveva capito la virulenza del Covid-19 e in quel momento lo spirito era quello. Sono qui 7 giorni su 7 a lavorare e accetto la critica. La accetto meno su consiglieri leghisti che ci marciano… Salvini diceva di aprire tutto. Milano deve fermarsi? Vorrei che i milanesi sapessero che pensiamo all’economia, ma anche alla persone – annuncia Sala -. Abbiamo preso l’Hotel Michelangelo per metterci chi va in quarantena. Vogliamo confermare la disponibilità e generosità milanese. Mezzi pubblici ridotti? Corrisponde al vero. La regione Lombardia ha dato indicazioni a tutti di ridurli al 50%. Poi ci siamo resi conto dell’errore e li abbiamo riportati al 75% e ora è una situazione di maggiore tranquillità».
NIENTE PANICO – Giuseppe Sala parla anche del timore per l’acquisto di cibo e della ricostruzione: «Supermercati e farmaci? Non mancheranno. Verificando la temperatura all’ingresso, è normale che il flusso sia più lento. Stiamo cercando di aiutare in tutti i modi gli anziani. Stiamo cercando di sanificare e tenere pulita Milano, ma dobbiamo pensare anche alla ricostruzione. Abbiamo creato un fondo e raccolto già diversi milioni. Milano sarà in un nuovo momento storico in cui verranno affrontate diverse questioni: quella ambientale, quella sociale e quella sanitaria».