Coronavirus, Italia e quarantena: picco in 14 giorni. Misure ferree, quando?
Coronavirus, Italia e quarantena – 20 marzo (qui il bollettino di oggi): altra giornata difficile e i tempi per il tanto atteso picco si allungano. Continuano le polemiche relative all’aderenza alle misure da parte di alcuni cittadini: bisogna restare a casa. Gli appelli si moltiplicano, ma non basta
Coronavirus, Italia e quarantena: contagi infiniti e ospedali intasati. Slitta il picco?
Le buone notizie sul piano economico con la sospensione del patto di stabilità non vanno di pari passo purtroppo con la situazione sanitaria. E’ il giorno più drammatico. Mancano medici e nelle aree più a rischio siamo praticamente al collasso. Oltre 4000 i decessi e i nuovi positivi sono più di 4600. Sono numeri assolutamente allarmanti e il picco non accenna ad arrivare: se le prime previsioni parlavano di un calo dopo il 25 marzo, ora potrebbe arrivare tra 2 settimane. Giorni di cordoglio, tristezza e ansia: restare in casa sembra l’unico antidoto per invertire l’emergenza. Ma molti non ascoltano i continui appelli politici.
Coronavirus: dagli appelli a una parte d’Italia sorda. Misure ferree impellenti?
Da ormai circa un mese, il grande appello in tempi di Coronavirus è lo stesso: restare a casa. Evidentemente in molti casi non sono bastati gli hashtag, l’esposizione mediatica di giornalisti, politici e addirittura VIP. L’Italia sorda non si ferma neanche in una tragedia ormai mondiale, in una pandemia che sta mettendo in ginocchio il Tricolore e il sistema sanitario e economico. La politica non può fermarsi agli appelli, ai continui rimbrotti e alle minacce con toni aspri. Bisogna agire e fare in modo che tutti seguano le regole: non è più tempo di paventare misure ferree, ma agire su chi non collabora. Restare in casa è un obbligo, non un monito impari: ne va della salute pubblica e della sopravvivenza di migliaia di persone.