Coronavirus, Italia e quarantena: curva sale o scende? Il Papa fa la storia
Coronavirus, Italia e quarantena – 27 marzo: i numeri (qui il bollettino di oggi) non lasciano tranquilli, ma gli esperti sottolineano che la curva sta scendendo. Il Papa ha rivolto la benedizione Urbi et Orbi con l’indulgenza plenaria: evento che fa riflettere, soprattutto per le parole del Pontefice
Coronavirus, Italia e quarantena: numeri schizofrenici, ma avanza una speranza
L’Italia si perde tra i bollettini e le statistiche legate al Covid-19. I 919 decessi (+50 trascinati da ieri) preoccupano: per quanto ancora il nostro Paese dovrà piangere i propri cari? Il numero di persone contagiate resta alto, ma dall’Istituto Superiore di Sanità chiariscono: la curva è in discesa da una settimana. Non è schizofrenia, ma i numeri vanno interpretati in base al numero di tamponi effettuati. Occorre attendere e aumentare sempre di più le precauzioni: restare in casa e sperare. Sapendo che, in realtà, le statistiche sono sballate: il numero di contagi, tra asintomatici, diagnosi solo cliniche e mancati tamponi, è molto più alto di quello ufficiale.
Coronavirus: la luce del Papa e la riflessione. Simbolo e storia moderna
Nell’ennesima giornata difficile da metabolizzare per i tanti morti, i contagi in continua crescita e la pressione sul personale sanitario, il Papa dà una luce di speranza. Il Coronavirus è una piaga complicata da assimilare: stiamo cambiando drasticamente tutte le abitudini in un misto di paura e cordoglio. “Da settimane sembra che sia scesa la sera. Fitte tenebre si sono addensate sulle nostre piazze, strade e città – dice Papa Francesco -; si sono impadronite delle nostre vite riempiendo tutto di un silenzio assordante e di un vuoto desolante e ci siamo ritrovati impauriti e smarriti. Siamo chiamati a dare un significato”. Allora in questi giorni di ansia e tristezza, ognuno di noi sta riflettendo e in molti casi senza accorgersene sta cambiando. Le parole del Papa e la sua spettacolare benedizione rappresentano un evento eccezionale e forse unico. Per questo, tra parole e speranze, oggi il Papa ha scritto la storia.