Coronavirus infetta attraverso le superfici: ecco lo studio su 4 materiali
La capacità del “nuovo” Coronavirus di resistere sulla superficie di oggetti inanimati, e quindi di infettare, sembra essere più elevata rispetto ai precedenti. La trasmissione indiretta del virus che causa il COVID-19 avviene soprattutto attraverso le mani, quando si trovano a contatto con superfici contaminate prima di toccare bocca, naso o occhi. Da qui lo studio ripreso dal Prof. Burioni sulle pagine di “Medical Facts”
CONTAGIO INDIRETTO – “I materiali più ‘inospitali’ per il virus sono risultati essere il rame e il cartone con un dimezzamento della capacità infettiva in meno di 2 ore per il primo materiale e entro 5 ore abbondanti nel caso del secondo. Un abbattimento completo dell’infettività è stato osservato rispettivamente dopo le 4 ore per il rame e le 24 ore per il cartone. Più lunga la persistenza sulle altre due superfici. Sull’acciaio inossidabile la carica infettante risultava dimezzata solo dopo circa 6 ore, mentre ne erano necessarie circa 7 per dimezzarla sulla plastica. Questo dato si associava a un tempo decisamente più lungo, rispetto ai primi due materiali, per osservare un completo azzeramento dell’infettività: almeno 48 ore per l’acciaio e 72 per la plastica. Il rischio, quindi, diminuisce notevolmente al passare delle ore ma non si annulla se non dopo qualche giorno. Il dato è importante, ma ancora preliminare e da confermarsi con altri esperimenti”.
Fonte: Medical Facts – Roberto Burioni con Nicasio Mancini su studio medRxiv