Stones “spinge” Guardiola sul mercato. Occhi su una stella dell’Inter
Secondo il Times e il Sun, il Manchester City starebbe riflettendo sull’acquisto di almeno un paio di difensori centrali per giugno. Le carenze di John Stones, e non solo, avrebbero convinto i citizens a intervenire pesantemente in quella zona di campo. Sul taccuino di Pep Guardiola ci sono Lewis Dunk del Brighton, Pau Torres del Villareal, Ruben Dias del Benfica e una stella dell’Inter.
RIVOLUZIONE – La polvere sta già iniziando a depositarsi sulla sessione di mercato appena conclusa, ma le voci e le indiscrezioni non dormono davvero mai. Secondo quanto riportato in mattinata dal Times e dal Sun, il Manchester City sta ragionando sull’acquisto di un paio di difensori centrali in estate. La formazione di Pep Guardiola non vive un gran momento in patria, complice l’esplosione di un Liverpool che quest’anno sembra davvero irraggiungibile. Ai citizens resta l’obiettivo Champions League, ma il tecnico spagnolo ha già in mente una mini rivoluzione estiva nel reparto arretrato. L’addio di Vincent Kompany, storico capitano della squadra, e i limiti tattici di John Stones sarebbero i motivi legittimanti. Già quattro i nomi sul taccuino, secondo i quotidiani inglesi: Lewis Dunk del Brighton, Pau Torres del Villareal, Ruben Dias del Benfica e Milan Skriniar dell‘Inter.
BLINDATO – L’interesse di Guardiola per il difensore slovacco ha radici storiche. Non è un mistero che Skriniar sia finito nelle grazie del tecnico del Manchester City per la sua capacità di interpretare il ruolo in chiave moderna, senza perdere di vista l’essenza naturale dei suoi compiti. I citizens sarebbero pronti ad aprire il portafoglio, rovesciando milioni a pioggia per gli obiettivi dichiarati. Skriniar è legato al nerazzurro anche a livello sentimentale e l’Inter, al momento, non ha fatto trapelare necessità di incasso. Tuttavia, di fronte ad un’offerta indecente, anche Giuseppe Marotta e Antonio Conte potrebbero vacillare. Il mercato, fortunatamente, è ancora lontano, e spesso rappresenta la soluzione ipoteticamente più immediata ai problemi di campo. Ma Skriniar, al momento, ha altro a cui pensare.