Mercato Inter, le priorità non variano: bisogna aggiornare le seconde linee
Il mercato non è ancora ufficialmente iniziato, ma l’Inter si ritrova già al centro delle principali voci. Ma le priorità sono ben diverse.
CESSIONI DA PROGRAMMARE – Manca più di un mese all’apertura ufficiale del calciomercato, eppure gli avvoltoi stanno già spolpando la rosa dell’Inter. Con l’addio di Antonio Conte, ogni titolare della formazione Campione d’Italia è potenzialmente in vendita, secondo certe voci dall’esterno. In realtà le cose non stanno esattamente così, e il ridimensionamento sarà molto più contenuto (vedi focus). Se arrivassero offerte irrinunciabili, come i 90 milioni di euro che il PSG pare voglia mettere sul piatto per Achraf Hakimi, verranno ovviamente valutate, perché i tempi lo impongono. Ma le priorità del mercato nerazzurro sono altre.
OTTIMIZZARE LA ROSA – L’obiettivo dichiarato dell’Inter è quello di ottimizzare i costi. Ciò significa che si dovrà ridurre il peso che il monte ingaggi ha sul fatturato della società. Il modo per raggiungere questo obiettivo non è necessariamente il taglio di una percentuale fissa di tutti gli stipendi (come si vocifera che faranno anche Real Madrid e Barcellona). Bensì si può mirare più ragionevolmente a sostituire alcuni degli attuali giocatori con profili più futuribili e meno impattanti sul bilancio.
RIMPIAZZARE GLI ESUBERI – Innanzitutto, bisogna considerare che il monte ingaggi dell’Inter 2021/22 si riduce già di 10,3 milioni. Una cifra che si ottiene dalla somma degli ingaggi di Aleksandar Kolarov, Ashley Young, Danilo D’Ambrosio, Andrea Ranocchia e Daniele Padelli. Il portiere ha già firmato con l’Udinese (vedi annuncio), mentre il serbo e l’inglese andranno in scadenza. Tutti profili molto costosi, in termini di ingaggio, e ben oltre i 30 anni: si punterà a sostituirli con giocatori più giovani e dallo stipendio più contenuto. E lo stesso ragionamento vale per Arturo Vidal e Alexis Sanchez, 67 anni e 13,5 milioni di stipendio in due.
RICAMBIO FUNZIONALE – Tutti i giocatori nominati finora non sono titolari intoccabili dell’undici dell’Inter. Pertanto la loro partenza non impatterà troppo sulle fortune della squadra. Al tempo stesso, la dirigenza è consapevole di non poter pretendere di ottenere un riconoscimento per il cartellino. Ma già l’esclusione di questi stipendi dal monte totale potrà produrre importanti benefici per le casse nerazzurre.
Inter, la prima cosa da ridimensionare è la parola ‘ridimensionamento’