Marotta a metà dell’opera richiesta da Suning: l’incubo del 30 mancante – TS
Marotta ha ancora modo e soprattutto tempo per portare a termine quanto richiesto da Suning in sede di calciomercato. L’Inter al momento è incompleta tanto quanto l’obiettivo fissato. Come evidenziato dal Tuttosport odierno, la cifra ancora mancante mette nuovamente a rischio cessioni dolorose la rosa nerazzurra e Marotta non avrà l’ultima parola
OPERA FINORA PARZIALE – La cessione di Cesare Casadei (vedi aggiornamento) in direzione Chelsea per 15 milioni più 5 bonus segue quelle di altri prodotti del vivaio. Il più costoso Andrea Pinamonti (20), passando per i vari Michele Di Gregorio (4), Andrew Gravillon (3.5) e Lorenzo Pirola (1 ma in prestito, ndr). Poco meno di 44 milioni, a cui vanno scalati quelli investiti finora sul mercato per i prestiti onerosi (15). Considerando anche le operazioni minori, l’Inter sul mercato si ritrova a metà strada tra la richiesta della proprietà Suning – 60 milioni di attivo – e le sue possibilità. L’opera guidata da Beppe Marotta per portare a termine quanto deciso da Suning è ancora incompleta. Raggiunto l’obiettivo del taglio del monte ingaggi del 10%, adesso Marotta è chiamato a ricavare altri 30 milioni entro il 30 giugno 2023… senza poterne reinvestire di più. Come analizzato dal collega Federico Masini per Tuttosport oggi in edicola, all’Inter serve un utile di 30 milioni circa. Ecco perché, in attesa di scoprire le altre entrate – da sponsor e UEFA – l’Inter non può stare tranquilla sul mercato in uscita. E Marotta lo sa. In caso di nuove offensive del Paris Saint-Germain per Milan Skriniar (valutato 70) e del Chelsea per Denzel Dumfries (50), cosa deciderà l’Inter? O meglio, a prescindere dalle intenzioni di Marotta, sarà il Presidente Steven Zhang a indicare nuovamente la strada da percorrere… Mancano solo due settimane, ora.
Fonte: Tuttosport – Federico Masini