Inter, solito motivetto sul mercato: cedere per acquistare. I nomi utili: 3+3
Inter al lavoro ma sottotraccia, perché il mercato di gennaio è tutt’altro che di facile impostazione. I movimenti in entrata saranno limitati e possibili solo se preceduti da uscite ben precise. L’obiettivo è ottimizzare la panchina di Inzaghi senza appesantire il bilancio
TRE CEDIBILI – L’Inter a gennaio non farà follie di mercato. Nonostante ciò, in casa nerazzurra si continua a lavorare in uscita. I nomi utili per liberare spazio in rosa per eventuali occasioni invernali sono essenzialmente tre. Difficile ipotizzarne altri a questo punto della stagione. In difesa Aleksandar Kolarov (vedi focus), che potrebbe addirittura decidere di ritirarsi anzitempo. A centrocampo Matias Vecino (vedi focus), che in caso contrario lascerebbe l’Inter a parametro zero in estate, e Stefano Sensi (vedi focus), che vive una situazione borderline. Dalla partenza di uno o più di questi calciatori può iniziare il mercato di “riparazione” dell’Inter, che punta a ottimizzare il centro-sinistra di centrocampo. Possibili due innesti specifici ma solo se occasioni: un mediano-mezzala e un esterno mancino. Questi i due ruoli scoperti nella rosa di Simone Inzaghi alla voce “alternative”.
TRE GIOVANI – Da non escludere, però, una novità low profile in attacco. In quel caso, entrano in gioco altri tre nomi da sistemare nel mese di gennaio. In primis l’attaccante Martin Satriano (vedi focus), che può lasciare l’Inter a gennaio ma senza fare spazio nelle liste UEFA e Serie A. La sua partenza può facilitare l’arrivo di un jolly offensivo per la seconda parte di stagione. In uscita anche l’esubero Facundo Colidio (vedi articolo), ormai prossimo all’addio. E infine il portiere Gabriel Brazao (vedi articolo), che nei prossimi giorni scoprirà il suo futuro. Tre cessioni in prestito, queste, che non stravolgeranno il bilancio né la rosa dell’Inter di Inzaghi. Anche a gennaio bisogna cedere prima di acquistare: attenzione all’equilibrio tra entrate e uscite, soprattutto nel monte ingaggi. Sarà un mercato di occasioni e prestiti, perlopiù.