Inter, altro che mercato chiuso: fra entrata e uscita 4 operazioni ‘certe’
Ci sono ancora due settimane e mezzo di mercato, ma in questi ultimi giorni Inzaghi (soprattutto) e Marotta (con meno certezze) hanno definito quello dell’Inter chiuso. Tuttavia, ci sono da segnalare quattro operazioni certe da completare entro giovedì 1 settembre.
RIFINIRE LA ROSA – Per l’Inter il mercato non è chiuso. Simone Inzaghi ieri è apparso anche piuttosto stizzito quando gli è stato chiesto (vedi articolo), ma in realtà c’è ancora qualcosa da fare. Mentre Giuseppe Marotta ha fatto altri discorsi (vedi articolo). Nulla di grosso, bisogna subito chiarirlo: al 14 agosto è impensabile (si spera…) prendere di nuovo in considerazione offerte per i big. Nello specifico Denzel Dumfries, ieri decisivo al 94′ a Lecce, e Milan Skriniar. Venderli nella seconda metà di agosto, senza più sostituti credibili, sarebbe un autogol della proprietà troppo pesante per restare competitivi. Ci sono invece altre situazioni sulle quali l’Inter deve intervenire, in entrata e in uscita.
I NOMI – La principale cessione, al momento, è Cesare Casadei. Sull’ex Primavera classe 2003, che non ha ancora presenze da professionista, si è fiondato il Chelsea che può spingersi fino a quindici milioni. Dovessero arrivare l’Inter difficilmente potrebbe opporsi. Andranno via invece in prestito Lucien Agoumé, che può tornare in Ligue 1, ed Eddie Salcedo che sta cercando una sistemazione (sfumata l’ipotesi Pisa). Altro meglio di no (a meno che non si consideri anche Gabriel Brazao, reduce da un lungo infortunio). In entrata, invece, il profilo è noto e Inzaghi l’ha ripetuto infinite volte: il sostituto, numerico, di Andrea Ranocchia. Anche oggi si è parlato di Francesco Acerbi, di fatto fuori rosa alla Lazio (vedi articolo), anche se appare discutibile pensare a uno coetaneo di Ranocchia e che guadagna di più. Altro nome è Manuel Akanji del Borussia Dortmund. Per chiudere l’Inter ha tempo fino alle 20 dell’1 settembre.