Icardi? Con Lukaku danno a se stesso! Dzeko, Inter al corrente di un fatto
Luca Marchetti, oltre a parlare di Romelu Lukaku all’Inter (vedi articolo), nel corso dell’edizione dedicata al calciomercato di Sky Sport 24 si è espresso anche su Mauro Icardi ed Edin Dzeko. Potrebbe esserci uno scambio con la Roma fra i due centravanti, ma l’argentino intanto è in una posizione di debolezza dopo la chiusura della trattativa col Manchester United.
L’ALTRA TRATTATIVA – Finita la telenovela per Romelu Lukaku il giornalista Luca Marchetti passa sull’altra trattativa: «Una chiave per arrivare ai venti milioni di euro che chiede la Roma per Edin Dzeko è proprio Mauro Icardi. Da questo pomeriggio in poi Icardi fa più un danno a se stesso che all’Inter, perché all’Inter fa un danno economico che è venuto quasi meno. Adesso l’Inter prenderà un altro attaccante, che sia Dzeko o un altro, il problema è che paga un giocatore per non utilizzarlo. Se il muro contro muro continua da oggi chi perde di più è certamente Icardi. Fronte Dzeko, perché l’Inter un altro attaccante lo prende, la valutazione della Roma abbiamo sempre detto che è venti milioni di euro, forse può anche aumentare un po’. Per un semplice motivo: se va a prendere un altro attaccante la Roma spende venti milioni fra prestito e ingaggio. Se deve cedere un giocatore a scadenza lo tiene, è un grande professionista».
CERTEZZA – Marchetti aggiunge dettagli su questa possibile operazione: «Comunque l’Inter sa che Dzeko vuole trasferirsi, quindi la trattativa con la Roma può avere all’interno Icardi, se dovesse accettare: sarebbe più facile concluderla e aumentare leggermente la valutazione. La vicenda di Lukaku ci insegna, per l’ennesima volta, che il mercato è imprevedibile. Puoi avere una strategia, ma poi succede qualche intoppo e non riesci a portarla a termine, per questo devi avere delle alternative. Icardi è sicuramente una possibile alternativa per la Juventus, ma non è l’unica: al contrario, a oggi, la Juventus nella testa di Icardi è l’unica squadra dove vuole andare».