Handanovic tra campo e contratto: distanza con l’Inter (e Inzaghi) da colmare
Handanovic è in scadenza di contratto con l’Inter a fine stagione, anche se tutto lascia presupporre che le parti troveranno l’accordo per continuare insieme. Prima di mettere tutto nero su bianco, bisogna definire un po’ di situazioni critiche per la ripartire insieme. E anche il parere di Inzaghi sarà fondamentale
GAP DOMANDA/OFFERTA – La buona prova di Samir Handanovic in Udinese-Inter (vedi pagelle) non deve illudere. La differenza di vedute tra il capitano e la società è ancora tutta da risolvere. Pertanto anche la distanza sul rinnovo è da colmare. Handanovic ha avanzato alcune pretese, sia economiche sia progettuali. L’Inter gioca al ribasso, anche considerando che il portiere compirà 38 anni in estate. Handanovic chiede un rinnovo biennale fino al 2024 e la possibilità di essere ancora protagonista tra i pali dell’Inter. La dirigenza nerazzurra opta per il rinnovo annuale fino al 2023 con opzione per il successivo prolungamento. Da questo punto di vista le parti possono dirsi vicine. Per quanto riguarda l’aspetto economico del contratto, si ragiona già su cifre dimezzate rispetto all’accordo attuale. Non più 3.2 milioni di euro netti bensì 1.6 circa. Possibile che il nuovo accordo preveda anche qualche bonus integrativo. Questo aspetto preoccupa meno del previsto.
RINNOVO DA N.1(2) – Arrivare all’accordo su compenso e durata non rappresenta un’impresa. Anzi. Poi resta da definire il “problema” principale, ovvero il nuovo ruolo dopo l’arrivo di André Onana (vedi focus). Handanovic non vuole partire da dodicesimo e renderà “difficile” – a livello competitivo – l’inserimento di Onana nel mondo nerazzurro. Dall’Inter serve questa garanzia. Nonostante Onana, Handanovic non vuole essere il “nuovo” Andrei Radu nelle gerarchie di Simone Inzaghi, che ha già annunciato di non essere abituato all’alternanza tra gli estremi difensori. La decisione finale tra Handanovic e l’Inter dipenderà anche da Inzaghi, quindi.