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Dimarco arma a doppio taglio nelle mani di Inzaghi: cambiano i piani dell’Inter

Dimarco è motivato a iniziare una nuova stagione con la maglia dell’Inter dopo la formativa esperienza di Verona. E anche Inzaghi apprezza l’idea di puntare sul miglior mancino uscito negli ultimi anni dal vivaio nerazzurro. Eppure il mercato degli esterni sembra andare in un’altra direzione e ciò può complicare i piani nerazzurri

JOLLY MANCINO – Il ritorno di Federico Dimarco all’Inter è stato annunciato tempo fa. Il classe ’97 è l’esterno che manca alla rosa nerazzurra e può esaltarsi nel 3-5-2 di Simone Inzaghi, a cui manca un mancino con queste caratteristiche. La sua permanenza a Milano, paventata anche dall’agente (vedi dichiarazioni), però, non è più così certa. Anzi, è seriamente a rischio. Dimarco è l’innesto low cost utile a rimpiazzare sia il classe ’85 Aleksandar Kolarov in difesa sia soprattutto l’altro 35enne, prossimo ai 36 anni, Ashley Young a sinistra. Ma il rinnovo offerto all’inglese apre un altro scenario. La priorità dell’Inter a sinistra è piazzare Ivan Perisic, in scadenza di contratto tra un anno e con un ingaggio da 5 milioni di euro netti. Ma monetizzare con il classe ’89 croato adesso è complicato, più semplice farlo con il più giovane Dimarco.

BIVIO NERAZZURRO – L’Inter valuta Dimarco più di 10 milioni. Una cifra che farebbe comodo per tanti motivi. In primis per avere liquidità immediata, ma anche come plusvalenza con un prodotto del Settore Giovanile. Dovesse arrivare un’offerta così tonda, in doppia cifra, l’Inter sarebbe dell’idea di sacrificare il 23enne. Modificando ulteriormente i piani mancini di Inzaghi. Difficile la conferma all’Hellas Verona, sebbene il nuovo allenatore Eusebio Di Francesco lo riaccoglierebbe volentieri. Più facile il trasferimento al Torino, su precisa richiesta dell’ex tecnico Ivan Juric, desideroso di tornare a lavorare con Dimarco. Ma il classe ’97 scuola Inter ha diversi estimatori in Serie A. Dal Cagliari all’Udinese, che lo prenderebbero volentieri come pedina di scambio in operazioni più complesse, passando per la Fiorentina. Dimarco farà di tutto per convincere l’Inter a desistere dalla plusvalenza, puntando alla riconferma. Ma il suo futuro, più che da Inzaghi, dipenderà da Young e Perisic. È un’arma a doppio taglio: vale la pena sacrificarlo su certe basi senza avere la certezza di rimpiazzarlo al meglio? Oggi non c’è risposta certa.

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