Conte torna in Italia? Tempistiche rinviate non solo per l’Inter – SI
Conte è in attesa della comunicazione dell’esonero da parte del Tottenham, al momento (ancora) non arrivata. La sua volontà è tornare in Italia e Pedullà, durante Calcio Weekend su Sportitalia, rinvia il discorso per l’Inter e gli altri club di Serie A.
TROPPO PRESTO – Alfredo Pedullà non vuole ancora valutare un cambio in panchina all’Inter: «Una cosa che oggi non sta, nonostante si parli di Antonio Conte a destra e a sinistra. Oggi non c’è nulla, domani e dopodomani non so. Oggi è più Conte che spinge per tornare in Italia, ma non c’è una società che abbia pensato legittimamente a lui. Poi da aprile cambieranno le cose, lui intanto è tornato. L’Inter deve entrare in uno stato d’animo diverso: sono dieci sessioni dove esce uno ed entra un altro, prende sessanta e investe quaranta. Non credo che sia giusto andare avanti così».
FATTIBILE PER CHI? – Su Conte c’è chi non crede tanto a un’opzione Inter (vedi articolo) e chi invece di più. Pedullà va sulla prima opzione: «Chi può prenderlo in Italia? A oggi nessuno. Io non vedo – oggi – una società in grado di sostenerlo, poi i soldi magari li trovi ricapitalizzando. Non può chiedere i diciassette milioni attuali, credo che potrebbe accontentarsi tra virgolette di otto-nove più bonus. Però poi pensiamo al resto: quando prendi Conte prendi un pacchetto, come quando vai alle Maldive non c’è solo l’aereo ma il viaggio e il resort. A lui dell’austerity interessa poco, chiederà cinque o sei rinforzi importanti. Le valutazioni andranno fatte su questo punto di vista, a oggi è prematuro».