Cellino: “Tonali? Ottimi rapporti con l’Inter, ma no agli scambi! La cifra…”
Cellino parla di Tonali e del forte interesse di Inter e Juventus. Il presidente del Brescia – intervenuto ai microfoni di “Gr Parlamento”, in onda su “Radio Rai” – afferma che il giovane centrocampista vuole rimanere in Italia e rifiuta l’idea dello scambio con Pinamonti ed Esposito. Di seguito le sue dichiarazioni
SOLO ITALIA – Sandro Tonali è il sogno proibito di Inter e Juventus, così come Marash Kumbulla (vedi articolo). Massimo Cellino, presidente del Brescia, fa il punto sul giovane centrocampista: «La valutazione la fa la domanda e l’offerta. Io in questo momento, nel rispetto di ciò che è successo a Brescia, trovo difficile parlare di cessioni di calciatori. Tonali è un ragazzo che spero giochi a pallone, giochi bene e si diverta. Non vorrei che queste cose fossero un’altra problematica per limitare le percentuali di salvezza. Ha 20 anni il ragazzo. Inter e Juventus? Con Beppe Marotta ho un bel rapporto, così come con Fabio Paratici e Andrea Agnelli. Sono due società che hanno dimostrato di volere il giocatore. Me l’hanno chiesto anche altre società, magari meno blasonate. All’estero sono tante le squadre interessate. Il ragazzo ha espresso la volontà di stare in Italia, perciò noi lo asseconderemo».
NO SCAMBI – E sulla valutazione di Tonali, Cellino non si sbilancia più di tanto: «La valutazione non so qual è, sarà quella che sarà. Se 50 milioni sono tanti o pochi per Tonali? 50 milioni potrebbero essere pochi o troppi, ma dire che sono pochi è un’offesa al danaro. Io Tonali lo conosco, è paragonabile a grandi giocatori. Andrea Pinamonti e Sebastiano Esposito? Mi creda, a noi i calciatori piace sceglierli e crescerli. A me questi scambi non piacciono, non siamo milionari come altri ma nemmeno all’elemosina. Poi i calciatori dell’Inter a Brescia non vengono. Noi dobbiamo lavorare con modestia e serietà. Marotta e Paratici? Fino alla settimana scorsa lavorano insieme, Beppe è un vecchio uomo del calcio, Paratici un grande competente, Agnelli pure. Parliamo di società serie».