Silvestre: “L’addio all’Inter? Non ci pensavo, improvviso. Ronaldo…”
Mikael Silvestre è stato intervistato dal sito del giornalista di Sky Sport Gianluca Di Marzio. L’ex difensore francese ha giocato per una stagione nell’Inter (1998-1999), senza lasciare una grande impressione, poi però la sua carriera è proseguita con risultati decisamente migliori in Inghilterra, soprattutto al Manchester United.
RICORDO POSITIVO – Mikael Silvestre parla del suo anno in nerazzurro: «L’addio all’Inter? Manco pensavo che sarei andato via, è stato tutto così improvviso. All’Inter avevo giocato poco, ma non era un problema. Nella mia seconda estate italiana arrivò Marcello Lippi che fece firmare Grigoris Georgatos: era lui la prima scelta, mi venne comunicato che non avrei avuto tanto spazio. Accettai di restare comunque, solo che poi si fecero avanti il Manchester United, il Liverpool e l’Arsenal: cambiò tutto. In Premier League mi dicevano che avrei giocato sicuramente».
STAGIONE – Silvestre commenta le difficoltà di quell’annata: «Ronaldo un giocatore pazzesco. Era bravissimo pure in cucina: spesso ci invitava a cena e faceva tutto lui. Quando ci allenavamo ci veniva dato un preciso compito: non andare troppo forti su di lui. A parte che era difficilissimo riuscire a fermarlo… Gli allenatori cambiavano, i tifosi si arrabbiavano perché un anno vinci la Coppa UEFA e poi con la stessa rosa l’anno dopo vai male. Avevi addirittura Roberto Baggio e non riuscivi a fare niente. Massimo Moratti era sempre presente, anche se rispetto a me aveva rapporti più con i francesi da maggior tempo in rosa: Youri Djorkaeff e Benoit Cauet. Però insomma, alla fine ho imparato molto anche così».
Fonte: GianlucaDiMarzio.com – Valentino Della Casa