Matthaus: “Inter-Rapid Vienna? Calore e carica unici. UEFA ’91, esaltati”
Lothar Matthaus è stato intervistato dall’Inter per il Matchday Programme di Inter-Rapid Vienna, ritorno dei sedicesimi di finale di Europa League in programma stasera alle ore 21. L’ex giocatore tedesco, che della formazione austriaca è stato allenatore, ha ricordato il precedente della stagione 1990-1991, quando i nerazzurri eliminarono i viennesi ai tempi supplementari cominciando la corsa verso la conquista della Coppa UEFA.
RICORDO FELICE – Lothar Matthaus parla con gioia di Inter-Rapid Vienna, per quanto riguarda l’unico altro precedente: «Far parte di quella squadra è stato per me un gran divertimento e un grandissimo privilegio. Quando abbiamo sollevato la Coppa UEFA eravamo esaltati, felici per noi stessi e per i tifosi. Loro ci davano sempre una spinta in più e anche in quella partita contro il Rapid Vienna, benché fossimo al Bentegodi (il Meazza non era disponibile per problemi col manto erboso, ndr), abbiamo sentito un calore e una carica unici. Eravamo forti, ma soprattutto eravamo un gruppo fantastico: Walter Zenga, Giuseppe Bergomi, Riccardo Ferri, Nicola Berti e ovviamente i tre tedeschi. Se penso a quei ragazzoni, sorrido. Ah, Giovanni Trapattoni, che grande! Uno dei migliori allenatori che abbia mai avuto: quei successi sono tutti suoi, aveva un modo di allenare davvero incredibile».
CONQUISTE PERSONALI – «Il Pallone d’Oro del 1990? Sollevarlo in casa è stato un brivido incredibile. Ricordo che lo stadio era pienissimo e il mio sorriso incantato. Condividere con i tifosi nerazzurri quel momento è stato magico: ogni calciatore gioca per i propri supporters, è vero, ma loro significano tantissimo per me. Quale partita rigiocherei? È semplicissimo: la partita contro il Napoli del 1989 (quella che diede il titolo dei record, ndr). E la rigiocherei in continuazione, non soltanto per il mio gol ma per l’elettricità nell’aria. San Siro nei momenti decisivi è semplicemente fantastico e non ci sono parole per descriverlo».